L’obbiettivo del decreto è indicato nel art.1 co.2 : “Gli obiettivi del presente decreto sono la protezione della salute umana dagli effetti negativi derivanti dalla contaminazione delle acque destinate al consumo umano, assicurando che le acque siano salubri e pulite, nonche' il miglioramento dell'accesso alle acque destinate al consumo umano.”
Introduce molte novità :
- sono definite nuove responsabilità per i gestori del ciclo idrico integrato, per i gestori delle reti interne (domestiche), per chi utilizza le acque nell'ambito di imprese alimentari, per altri soggetti che gestiscono impianti interni "prioritari" (strutture sanitarie, ristorazione nelle varie sue forme, alberghi, campeggi, centri sportivi, palestre, centri benessere, caserme, scuole, centri odontoiatrici, navi, stazioni, aeroporti, istituti penitenziari, stabilimenti balneari);
- è prevista l'implementazione di piani di sicurezza in tutte le strutture sopra citate, con possibile ricorso anche ad analisi di laboratorio interne, con l'introduzione dell'approccio basato sul rischio (art6);
- viene normata la gestione delle "case dell'acqua";
- sono previste responsabilità e controlli sui materiali a contatto con le acque e sui materiali per il trattamento e la filtrazione;
- si chiarisce l'estensione dell'obbligo di accreditamento per i laboratori che effettuano le analisi, specificando per quali parametri esso è richiesto;
- sono ridefiniti i controlli, interni ed esterni (ufficiali), aggiornando l'elenco dei parametri chimici e microbiologici per i quali è richiesta la determinazione e i relativi criteri e limiti;
- sono previste infine sanzioni, anche severe, in caso di mancato adempimento alle prescrizioni.
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